Nel selvaggio Donegal, la contea irlandese più a nord, troviamo la Penisola Inishowen che confina con l’Irlanda del Nord ed è conosciuta come “Irlanda in miniatura” grazie al suo territorio ricco di torbiere, erica in fiore, lunghe spiagge chiare, piccoli villaggi, passi di montagna, e scogliere a picco sull’oceano dove lo sguardo si perde oltre l’orizzonte, verso la Scozia.

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È una zona poco visitata, nonostante la sua bellezza naturale non abbia nulla da invidiare a zone più gettonate e pubblicizzate dell’isola. Tra le penisole del Donegal è la maggiore e regala meraviglie, una più interessante dell’altra.
Cosa vedere su Inishowen: Tremore Bay e Malin Head

Al confine con l’Irlanda del Nord troviamo Loop Head, un promontorio che prende il nome proprio dal suo percorso ad anello di circa 8,5 chilometri, di media difficoltà, che si snoda tra gli elementi naturali.
La costa regala scorci e panorami di incredibile bellezza, e spiagge di sabbia bianca protette da alte dune, una di queste proseguendo verso nord è Tremore Bay Beach. Bellissima al calare del sole, ma il tramonto più bello l’ho sicuramente visto a Malin Head, il promontorio più a Nord di tutta l’isola irlandese.
Capo Malin, dal gaelico ” Cionn Mhanna” si raggiunge con una poco impegnativa e panoramica passeggiata sulla scogliera ammirando le onde infrangersi sulle rocce sottostanti, varie specie di uccelli che planano sui nidi e le poche casupole in lontananza (che di certo non sono in astinenza di panorami mozzafiato!) A Malin Head troviamo una stazione metereologica, la scritta Eire a terra visibile dall’alto e una vecchia costruzione in pietra del 1805.
Curiosità: ci sono molte scritte a terra che riportano la dicitura “Eire” il nome gaelico dell’Irlanda. Risalgono al periodo della Seconda Guerra mondiale, in cui l’irlanda si dichiarava territorio neutrale.

Prima di raggiungere la scogliera, lungo il percorso si incrocia il “Polifreann” o meglio conosciuto come “Buco dell’Inferno” un’insenatura che nasconde una grotta sferzata e divorata dalle onde forti dell’oceano, visibile anche dal margine della scogliera. Nei giorni particolarmente ventosi, l’ululato del vento crea un’atmosfera degna del suo nome. Il punto più alto della zona è conosciuto invece come “Banba’s Crown” dal nome della Regina pagana. Qui gli speroni di roccia che affiorano dall’acqua creano una suggestiva danza delle onde che lascia incantati. Io ho perso la cognizione del tempo mentre ero lì seduta a godermi il panorama cullata dal rumore dell’oceano e il verso dei gabbiani.
Banba, per la mitologia irlandese, era la sorella di Fodla e Eriù, insieme formavano una potente triade divina. (La sorella Eriù diede anche il nome al paese quando arrivarono i Celti. “Eire” è infatti il nome antico d’Irlanda.) È una delle patrone del paese e suo marito è il famoso eroe Mac Cuill, uno dei Re supremi d’Irlanda.
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Curiosità: per gli appassionati della saga, vi farà piacere sapere che questo luogo è stato il set di uno dei film di Star Wars, precisamente Gli Ultimi Jedi.
Cosa vedere su Inishowen: Five Fingers Strand e Carrickabraghy Castle

Scendendo verso sud, prima del centro abitato che da il nome al promontorio, Malin, troviamo una delle spiagge più famose d’Irlanda: Five Fingers Strand. Dune alte 30 metri formatesi circa cinque mila anni fa, tra le più alte d’Europa ci accolgono prima della lunga spiaggia dorata. Il nome proviene dai cinque faraglioni che si ergono a nord della spiaggia, oltre la scogliera. Spiaggia di sabbia e sassi modellati dall’acqua, si estende per molti chilometri.
Oltrepassando il villaggio Malin verso sud, nella zona in cui il territorio della penisola si espande, sorge il Doagh Famine Village, museo legato alla Grande Carestia che colpì il paese (in particolare questa zona più rurale e isolata) nel 1800 (aperto da marzo ad ottobre). Nella stessa zona, che affaccia sulla spiaggia appena citata Five Fingers, troviamo la Doagh Strand e relativa grotta visitabile, in un percorso che prosegue lungo la costa fino al castello Carrickabraghy. Fu costruito nel XVI secolo, durante un periodo di battaglie sia tra irlandesi che contro gli inglesi. Fu proprio la presa di potere di quest’ultimi che fece abbandonare il castello per secoli fino a ridurlo ad una torre diroccata. Destino che toccò a molti altri manieri irlandesi. A pochissima distanza un’altra spiaggia da cui godersi il tramonto: Pollan Strand.

Cosa vedere su Inishowen: la cascata “segreta” Glenevin e il Gap of Mamore
La Glenevin Waterfall non è poi tanto segreta. È piuttosto conosciuta grazie ad un’americana, Doris Russo, che si innamorò della zona quando venne in visita, acquistò l’appezzamento in cui si trovava la dimora “Glen House” per farne un B&B e in quel momento scoprì che tra l’incuria del bosco si nascondeva una cascata di 12 metri che si tuffava in un laghetto chiamato “Pohl-an-eas”. L’area, grazie all’intervento di volontari e amici, è stata riqualificata ed ora un bellissimo sentiero, tra fiori e piante autoctone, chiamato “National Loop Trail” ci accompagna verso la cascata. Una vera oasi di pace e tranquillità dove anche le pecore pascolano indisturbate.



Per dirigersi verso il sud della penisola, consiglio caldamente il Gap of Mamore, un passo montano che attraversa panorami davvero favolosi tra le colline Urris per circa 13 chilometri. La strada è stretta (come la maggioranza delle strade del Donegal) e tortuosa, non per deboli di cuore ma ne vale assolutamente la pena! Si inerpica a 250 metri sopra il livello del mare e potete arrivare fino al Forte di Dunree, un forte militare in disuso che ora è un museo.
Cosa vedere su Inishowen: lungo il Lough Swilly e il Grianan of Aileach
Partendo da Buncrana, la sua omonima spiaggia e il faro che affaccia sul molo, si percorre la costa lungo il Lough Swilly. “Lough” è l’inglesizzazione del gaelico Loch (che invece in Scozia è rimasto) riferito erroneamente ai laghi. Perchè si riferisce sia a quelli chiusi sia a quelli che hanno un piccolo collegamento con il mare, quindi possono essere sia d’acqua dolce che salata. Il Lough Swilly è collegato all’oceano Atlantico e percorrere le sue coste regala viste spettacolari, dai colori luminosi.


Ma sapete dove bisogna andare per avere una visuale dall’alto? Sulla collina alta 245 metri in cui nel 1700 a.C fu edificato l’antico forte circolare Grianan of Aileach. Gli O’Neill, signori dell’Ulster, sfruttarono i suoi 5 metri d’altezza come roccaforte tra il V e il XII secolo. Quello attuale è una ricostruzione del 1870 identica all’originale, è gratuito e la vista abbraccia quasi a 360 gradi le colline, l’Inch Island collegata alla terraferma e i due laghi della zona: Swilly e Foyle. In una giornata dal tempo incerto, di quelle dove le nuvole corrono veloci, i colori esplodono d’intensità.
Dove mangiare e dove pernottare sulla Penisola Inishowen:
Nei pressi di Malin Head troviamo la Seaview Tavern che offre piatti della tradizione con una vista superlativa! Vi consiglio le cozze con la panna, il salmone e il fish and Chips.
E pernottare al White Strand B&B vi farà sentire a casa grazie a Mary, la sua disponibilità, accoglienza e le sue colazioni!



Dopo Buncrana, nei pressi di Lisfannon Beach, consiglio la Railway Tavern, inserita in un contesto delizioso proprio sulla spiaggia e offre cucina del territorio e piatti cotti sulla brace.
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