Saghe e leggende Irlandesi – Katia De Marco e Lorenzo Carrara

L’Irlanda è da sempre fonte inesauribile di storie e leggende degli antichi popoli che l’hanno abitata per secoli. Molto del folclore che l’avvolge proviene dal popolo Celtico e le sue tradizioni legate alla natura e il paganesimo. In questo libro troviamo le saghe e le leggende tramandate da sempre, che hanno contaminato anche i popoli vicini.

Le saghe mitologiche irlandesi

Nelle pagine del libro troviamo una raccolta di fiabe e di leggende che i popoli hanno creato e lasciato nell’immaginario collettivo. Un patrimonio inestimabile che abbraccia anche la vicina Scozia. In particolare va a riassumere ed incasellare i cicli mitologici classici dell’Irlanda su cui poi si baseranno altre storie e fiabe fantastiche. Le raccolte in cui troviamo questi cicli sono tre: per il ciclo mitologico ci si rifà al “Libro delle Invasioni”, il ciclo dell’Ulster è collegato ad una raccolta di storie conosciuta come “La razzia del bestiame di Cooley”. Per poi concludere con il Ciclo di Finn.

Queste informazioni ci vengono rivelate nella Prefazione (a cura di Katia De Marco), in cui si esplora anche la provenienza del popolo celtico. Già da queste poche righe ho avvertito quell’atmosfera tipica che ho trovato spesso nell’Irlanda rurale, quella dei villaggi con poche case, il vecchio pub dove tutti conoscono tutti in cui si rifugiano dopo una giornata umida. Sono questi i luoghi in cui capita di ascoltare storie legate alle leggende del posto, di farsi raccontare l’antica storia del popolo sotterraneo, di fantasmi e personaggi ambigui. Immergendomi nelle pagine di questo libro ho avvertito quella stessa sensazione, come se fossi in quei piccoli pub che sanno di torba e whiskey.

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Storie di Dei e Storie di Eroi

Dopo l’introduzione ai Cicli,il libro ci accompagna verso le storie vere e proprie, iniziando con le “Storie di Dei e Semidei” che comprendono due racconti. Il primo dedicato a “Midir e Etain”, quest’ultima trasformata in una farfalla per gelosia; il secondo è dedicato ai “Figli di Lir”. Avevo già sentito questa storia quando visitai Dublino capitando di fronte alla statua di Oisìn Kelly, che rappresenta i quattro figli di Lir trasformati in cigni. Si trova nel Garden of Remembrance dal 1971 e simboleggia la rinascita e la risurrezione.

“Qui, sulle onde del Derravaragh che saranno, per molti anni a venire la vostra acquatica dimora. Nessun potere di Lir o di druido potrà più salvarvi dall’eterno errare sulle onde solitarie”

Si passa poi alle “Storie di Eroi e Guerrieri” esplorando le avventure di Cu Chulainn e la sua morte, Finn MacCumhail che nn voleva sposarsi perchè gli fu profetizzata la morte durante la prima battaglia dopo il matrimonio, le sue avventure nel Regno dei Giganti e per mare. Di questo eroe si sente parlare spesso soprattutto in Scozia e sull’isola di Man, mitico guerriero-cacciatore della cui morte si hanno molte versioni. Altre storie riguardano Diarmaid e Grainne, la figlia del Re Carmaig di Erin; altre seguono le vicende di Oisìn ed i suoi genitori. Oisìn, figlio di Finn, è poeta e guerriero che compare nel ciclo dei Fionn anzi ne è il narratore.

Quando si passa alle “Storie di Re e Regine” incontriamo il Re O’Hara e svariati Re di Erin ognuno legato a storie e personaggi diversi di cui condividono le avventure. Ogni fiaba può essere letta singolarmente senza seguire un preciso ordine, non sono strettamente legate o inserite in ordine cronologico, un modo perfetto per immergersi nell’atmosfera misteriosa irlandese un po’ alla volta, una fiaba ogni tanto sorseggiando un buon tea caldo e immaginando di essere lì: nella terra di eroi, regine, guerrieri, esseri mitologici, druidi e incantesimi.

Gli autori del libro

Katia De Marco e Lorenzo Carrara sono due studiosi del folclore di queste terre. Di Carrara avevo già avuto il piacere di leggere Elfi e Streghe di Scozia in cui ha raccolto molte storie della tradizione scozzese. Di Carrara ci sono anche “Fiabe inglesi di spettri e magie”, “Favole Celtiche”, che non ho ancora letto.

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