Nell’Isola di Skye, in Scozia, c’è lo Storr, una montagna nella penisola di Trotternish, il punto più alto di tutta la zona (719 metri). La montagna è famosa per i monoliti di origine basaltica che si trovano sulla cima ed il più conosciuto è appunto l’Old Man of Storr (Il vecchietto di Storr), alto 55 metri. I monoliti basaltici non sono altro che il frutto di un’eruzione vulcanica; la lava che si è solidificata a contatto con aria o acqua ed ha subito, per anni, l’erosione da questi agenti.
Inizia la scalata
La montagna si trova a pochi chilometri dalla capitale, Portree, e si raggiunge la vetta attraverso dei sentieri con una “passeggiata” di almeno un’ora.

Munitevi di attrezzatura consona al tipo di percorso, ovvero scarpe da trekking, una giacca per la pioggia ed il vento, una copertura impermeabile per eventuali zaini. Io indossavo già le scarpe da trekking impermeabili, visto il clima di tutta la Scozia, e mi sono state utili in questa scalata avendo beccato una giornata dal clima incerto. Il sentiero è semplice all’inizio, abbastanza ripido ma dal terreno stabile e segnato. Proseguendo, nella seconda metà, ho iniziato ad aver problemi; il percorso si inerpica verso la vetta tra massi, terra, muschio, pozzanghere e la cosa che più mi ha remato contro durante la salita: il vento. Sull’isola tira un vento potente e, salendo, non può che aumentare di intensità avendo la forza di spostarmi e farmi perdere l’equilibrio mentre sceglievo a quale pietra affidare il mio percorso. Non pensavo di riuscire ad arrivare in cima, spesso ho pensato di lasciar stare mentre ripetevo come un mantra il numero di telefono dell’ambulanza o di fermarmi dov’ero, soprattutto perchè pensavo che la discesa sarebbe stata ancora più difficile. La montagna è un po’ una metafora della vita e sono contenta di essere riuscita a salire e scendere senza troppi danni fisici vista la ma scarsa preparazione!
La vetta, che in quella giornata era abbracciata dalle nuvole, regala comunque uno spettacolo rilassante e allo stesso tempo eccitante. Quel panorama, il vento tra i capelli, il silenzio imperante rotto soltanto da una piccola frana improvvisa, sono tutte cose che ripagano della fatica per arrivare fin là.
La salita è stata difficile ma posso assicurare che la vetta l’ha ripagata totalmente, soprattutto l’energia che trasmette un’escursione tra la natura è la cosa più bella che possiate regalarvi.
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Che paesaggi stupendi! La Scozia vista dalla cima delle montagne è ancora più bella 🙂
Si confermo! Se possibile, è ancora più bella..
Grazie Silvia! 😀
L’ho affrontata anche io ed è stata durissima! In più, i maledetti midgets mi hanno praticamente mangaita viva, tu non li hai trovati?
Quando sono andata io no, ho soltanto perso l’equilibrio e stavo per cadere di sotto. Mi sono aggrappata al muschio, il vento era fortissimo.. Avevo sentito dei midgets ma non ne ho trovati mai durante quella settimana, per fortuna!