La zona delle Cotswolds è ricca di luoghi da scoprire, alcuni più nascosti di altri che raccontano attraverso l’architettura e la natura, epoche passate in cui la zona vide il susseguirsi, di guerre, popoli diversi, crescita economica e turistica. In questo articolo, vi racconto altre due città, anzi: una città ed un villaggio.
Cheltenham, la più regency delle città inglesi
La città di Cheltenham è una delle più eleganti viste nella zona del Gloucestershire nonostante non ci sia troppo da vedere ed è spesso luogo di transito o appoggio per chi visita le Cotswolds; mi ha sorpreso molto, proprio per la sua architettura elegante in stile regency nelle zone residenziali e nella via principale: Promenade. Forse gira tutto intorno al fatto che nel 1716 vennero scoperte le acque termali che diedero alla città un po’ di celebrità. Il punto di forza nella Promenade Street è la fontana del Nettuno che attira subito l’attenzione e distrae dai palazzi che la circondano. E’ considerata una delle città inglesi che più rappresenta lo stile regency in tutto il regno.
- Lo stile regency proviene da una base di neoclassico; lo si nota in particolare sulle facciate delle case dove troviamo una porta scura, due colonne ai suoi lati che spesso sorreggono un balcone di piccole dimensioni. Questo stile è caratteristico dell’Inghilterra del XIX secolo quando il principe Giorgio del Galles divenne principe reggente.
Quel giorno ero particolarmente provata ed ho alcuni ricordi annebbiati grazie a qualche linea di febbre ed ai 10 kg di zaino che mi trascinavo dietro dalla mattina; ma ricordo molto bene i giardini di Cheltenham dove ho riposato la schiena ed i piedi doloranti: Imperial Gardens ed i Montpellier Gardens. Non hanno chissà quale caratteristica che li rendono interessanti ma sono la ciliegina sulla torta in quella particolare zona così regale e distinta; se non fossero esistiti avrei pensato “qui mancano soltanto dei giardini per renderlo perfetto”. Nulla a che vedere con il solito stile dei paesi delle Cotswolds ma mi ha colpito proprio per questo, dopo una serie di città e centri abitati costruiti con i soliti mattoncini, ci sta bene qualcosa di diverso.
Cheltenham si trova proprio sotto Cleeve Hill, il punto più alto di tutte le Cotswolds quindi fare un giro nei dintorni è un’ottima idea; esplorare i fiumi, le riserve naturali e fare un po’ di trekking tra le colline.
Sapevate che Lewis Carroll ha avuto ispirazione proprio qui per il suo famosissimo “Alice in wonderland?”
Nei sobborghi di Cheltenham abitava una certa Alice Liddell, figlia del preside del Christ Church college di Oxford. L’autore, Lewis Carroll era professore di matematica in quel college e divenne amico del preside inziando a frequentare anche la sua famiglia. Prese ispirazione dalla piccola Alice e dalla storia che raccontò a lei e alle sue sorelle mentre andavano in gita in barca. La storia parlava di una bambina e di un coniglio bianco…vi suona familiare? Ovviamente non sappiamo quanto ci sia di vero in questa storia ma mi piace pensare che sia così, visto che nella casa di Alice Liddell c’è anche un enorme specchio che ispirò anche il secondo volume delle avventure della bambina: Alice attraverso lo specchio.
Qualche imprevisto a Chipping Campden
Da Cheltenham ho raggiunto Chipping Campden in bus percorrendo una strada particolarmente panoramica ed interessante perchè attraversava piccoli quartieri, boschi e villaggi più grandi che, prima di partire, avevo in mente di vedere ma ho dovuto depennare per mancanza di tempo come Winchcombe e Broadway. Arrivata a Chipping Campden ero pronta ad esplorarla ma, come sempre, prima controllo quale sia la fermata del bus che mi servirà successivamente e l’orario in cui recarmici. Leggendo scopro che non ci sono molti bus disponibili e dopo aver chiesto praticamente a chiunque ho dovuto optare per il bus che sarebbe passato a breve. Risultato? Ho visto poco questo villaggio che prometteva veramente bene!
Chipping Campden segna l’inizio del Cotswold Way, un percorso a piedi attraverso la natura ed i villaggi delle Cotswolds che termina a Bath. Ho conosciuto una ragazza gentilissima che stava per intraprendere proprio questo percorso, mi ha mostrato la guida ed il tragitto che avrebbe seguito per i prossimi giorni; deve essere stato veramente bello ed il clima spero l’abbia graziata per qualche giorno.

Prima di essere punto di arrivo o partenza per il sentiero a piedi, Chipping Campden era famosa per i suoi mercati ed il commercio della lana. Anche qui è visibile il Butter Cross al centro di High Street sotto il quale si svolgeva il mercato ogni settimana, è costruito con i mattoni tipici della zona, abbinato a tutti gli edifici del villaggio. Qui vige una regola molto importante: non si può costruire in uno stile diverso da quello originale quindi Chipping Campden risulta architettonicamente omogenea e non so se questo la renda perfetta o artificiosa. Anche nei negozi non è consentito vendere prodotti che non siano della zona, l’artigianato deve essere prodotto nell’area delle Cotswolds. E’ bello che si voglia mantenere un certo stile ma mi sembra un tantino esagerato anche se poi girare per il villaggio è veramente un sogno, sembra di essere stati catapultati in piena storia, solo le automobili riportavano immediatamente alla realtà.
Mi sarebbe piaciuto esplorare i dintorni, nei miei piani avevo inserito una bella passeggiata fuori dal villaggio, fino a raggiungere The Ebrington Arms per rifocillarmi e godermi la natura prima di andare via. La passeggiata credo duri un’oretta e mi dispiace veramente tanto non averla fatta, avrei voluto fotografare qualche casetta dai tetti di paglia che sicuramente avrei trovato nella periferia del villaggio o nei campi poco fuori. Pazienza! Gli imprevisti accadono in ogni viaggio e sono comunque soddisfatta di aver almeno dato un’occhiata a Chipping Campden.
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Come arrivare a Cheltenham: da Cirencester bus n.51 della Stagecoach oppure della National Express. Da Londra basta prendere un treno diretto dalla stazione Paddington.
Come arrivare a Chipping Campden: da Cheltenham basta prendere il bus n.606 Marchants Coaches. Altrimenti da Londra bisogna prendere un treno dalla stazione Paddington per Moreton in Marsh e poi il bus n.2 Johnson’s Excelbus.
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Bell articolo brava!!!
Grazie mille! ❤
Continuo a rimanere incantata dalla bellezza di questi villaggi. Sembrano davvero sospesi nel tempo e in un certo senso è davvero così se sono tanto ferrei da vietare la vendita di prodotti che non sono a marchio Cotswolds. Non lo sapevo ma sono d’accordo con te, è un pochino esagerato, così come immagino i prezzi di quella merce…
Ciao Alessia!! I prezzi non erano eccessivi, in linea con gli altri della zona ma è una bella restrizione che ha sicuramente i suoi vantaggi a livelli turistico ma si mi sembrava un po’ esagerato 😁
Grazie!
Chipping Campden è tra le due la meta che mi ispira di più per il suo essere rimasto in villaggio intatto nella campagna inglese; invece trovo lo stile regency tanto inglesemente noioso!
Beh si Valeria, lo stile regency è il solito già visto tante volte, mentre le casette in mattoncini tipici della zona sono un mondo a parte ❤
Non sapevo della regola di vendere solo prodotti della zona: da un lato è sicuramente una cosa positiva, ma dall’altro forse è anche un po’ troppo restrittiva. Sta di fatto che Chipping Campden è davvero un posto stupendo: questa volta immagino meno bene Poirot ma piuttosto Miss Marple che indaga sulla morte per avvelenamento di qualche vecchietta che abita in una di quella case 😉
Ciao Silvia! Anche io non ne sapevo nulla, mi sono informata strada facendo ed ho capito perchè era tutto molto “in tema” più degli altri paesini 😉
Miss Marple ci sta benissimo, hai ragione! XD
Che carino il villaggetto tutto di mattoni, e poi ha un nome così terribilmente inglese: Chipping Campden. Mi piace l’idea che lo stile architettonico debba rimanere omogeneo, qualunque altro genere toglierebbe quell’atmosfera fiabesca da Alice nel Paese delle Meraviglie!
Ciao Antonella! Si, se poi evitassero anche le autombili, ci sarebbe davvero il dubbio di essere finiti in un’altra epoca soltanto con un battito di ciglia ❤
Che bei posti!! Splendida quella zona, prima o poi scriverò l’itinerario che mi ha portato fino a Bath da Londra, attraversando la Cornovaglia.. Sono davvvero innamorata dell’Inghilterra anche se il tempo fa schifo, c’è umido, fa freddo e si mangia male .. Che poi non è vero niente!
Ciao!! Già stavo per scrivere “non è vero che si mangia maleeee” ahahaha Sarà che io mangio tutto e assaggio ancora di più XD Comunque scrivi assolutamente della Cornovaglia e dell’itinerario, cosa spetti? *_* E’ una zona che sogno di visitare da parecchio tempo ❤
Mi incantano questi villaggi! Si deve respirare una tranquillità e un senso di pace meraviglioso! Spero di poterli visitare in futuro.
Non avevo idea che il mio romanzo preferito fosse nato qui! Pensa che vorrei anche rileggerlo perché da adulta coglierei cose che prima non potevo. 🙂
Anche io vorrei rileggerlo per lo stesso motivo! Anzi, più di un libro dovrei rileggere con gli occhi e la mente di adesso 🤗
Molto interessante questo post! Non conosco queste zone dell’Inghilterra, ma sicuramente mi piacerebbe molto scoprirle. Interessante la curiosità su Lewis Carroll – ho studiato il romanzo Alice il primo anno di università seguendo un corso sulla letteratura inglese infantile – quasi quasi lo rileggo e chissà, cercherò anche di organizzare un viaggio in queste terre 🙂
Che bello deve essere stato il corso di letteratura inglese infantile! Molto interessante!
Che atmosfera meravigliosa che si respira!! 🙂 Bell’articolo! La zona delle Cotswolds deve essere davvero un gioiellino!
Mi piacerebbe tornare e vedere altri villaggi ma c’è così tanto da vedere che per ora me lo faccio bastare ^_^