Inghilterra, primi pensieri sulle Cotswolds

Quando penso all’Inghilterra, la prima immagine che mi viene in mente è una collina avvolta dalla nebbia mattutina, fitta vegetazione da cui spuntano casette di pietra e mattoni dai colori caldi. Forse ho letto troppi libri di autori inglesi o visto troppi film, potrebbe essere, ma è la prima cosa che mi viene in mente ed era quello che cercavo in un viaggio del genere.

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Leggi anche: “Itinerario di 7 giorni nelle Cotswolds”

L’ho trovato? Direi proprio di si, sono tornata a casa soddisfatta dopo alcuni giorni alla scoperta della zona delle Cotswolds. Questa zona, a ovest di Londra, si estende per 800 miglia, circa 1300 chilometri, ed è conosciuta, dal 1966, come “Area of Outstanding Natural Beauty” ( zona di rilevanza naturale e paesaggistica). Comprende 5 contee che sono il Wiltshire, l’Oxfordshire, il Warwickshire, il Worchestershire ed il Gloucestershire. La maggioranza dei villaggi e piccole città si concentra nell’ultima che ho elencato anche se, alcuni siti web aggiungono anche una sesta contea: il Somerset. Io ne ho toccate solamente quattro, se si conta anche quest’ultima, e vi racconterò tutte le tappe dividendo gli articoli per contee, almeno seguo già lo schema improntato qui sul blog. La navigazione risulta più facile, tanto poi faccio sempre un articolo finale riassuntivo.

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Mi sono spostata con i mezzi pubblici utilizzando sia i bus che i treni, alcuni prenotati già da casa prima di partire, altri li ho comprati sul posto nel momento di necessità per avere un po’ più di libertà di movimento con gli orari anche se, nei piccoli villaggi, non ci sono poi molte corse disponibili con il bus ma va benissimo così, non mi aspettavo qualcosa di diverso. Il viaggio ha anche superato le aspettative, un po’ grazie al clima che ha regalato giorni pieni di sole, un po’ grazie ai luoghi così ricchi di particolari e fermi nel tempo. La cosa che ha influito di più però sono state le persone con le quali sono riuscita a scambiare due chiacchiere mentre ero in giro, sul bus, in stazione, a casa, in ostello, per strada, nei negozi, nelle chiese etc.. L’interazione con le persone del posto è qualcosa che non può mai mancare; se non ci fosse, renderebbe il mio viaggio molto meno interessante. Sono loro che lo rendono vivo, speciale e ricco di informazioni che non avrei mai potuto trovare su nessuna guida: quindi voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno fermata per raccontarmi della loro città, che volevano sapere perchè mi trovavo li e cosa mi ha spinto a viaggiare in quel posto, che mi raccontano dei loro viaggi e dei loro interessi, che mi ricordano quanto il mondo sia diverso e così uguale. Grazie veramente.

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Ma tornando alle Cotswolds, vi anticipo l’itinerario che ho seguito grazie al tempo a disposizione ed i mezzi che ho trovato a fare da collegamento. Arrivando all’aeroporto di Londra, ho dovuto raggiungere il centro per andare in stazione e dirigermi, in treno, a Bath che volevo vedere assolutamente sia per la sua storia (è una delle tante città inglesi fondate dall’Impero Romano) che per la sua architettura. Da lì mi sono spostata a Chippenham per raggungere il villaggio di Castle Combe. Passata la notte a Swindon, città del Wiltshire molto industrializzata, ho raggiunto Cirencester che viene considerata un po’ la capitale delle Cotswolds, per poi raggiungere il famoso villaggio di Bibury e poi Cheltenham. Qui siamo nel Gloucestershire, quindi in piena zona della campagna da cartolina; ho raggiunto Chipping Campden attraversando bellissimi villaggi come quello di Winchcombe e Broadway, per poi fermarmi a Moreton in Marsh. Ho visitato poi Stow on the Wold e Bourton on the water che sono molto turistiche, è vero, ma se scegliete di dormirci (come ho fatto io a Moreton e a Bourton) potrete godere del villaggio senza la presenza di un solo turista, sia in serata che di mattina non troppo presto. Se poi, come me, dormite a Bourton on the water potete scegliere di raggiungere i villaggi di Lower Slaughter e Upper Slaughter a piedi, attraverso dei percorsi che costeggiano torrenti e passano in mezzo a campi privati dove pascolano greggi di pecore che brucano indisturbate. Ho chiuso il viaggio ad Oxford sia per la comodità di raggiungere di nuovo Londra, sia perchè era da tanto che volevo vederla!

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E’ stato un viaggio poco rilassante per via dei ritmi veloci scanditi dal poco tempo ma così denso di bellezza che non vedo l’ora di raccontarvi i dettagli e mostrarvi altre foto! 😉

 

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14 risposte a "Inghilterra, primi pensieri sulle Cotswolds"

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  1. Che bello Ilaria, non vedo l’roa di leggere! Come ben sai è una destinazione che mi attira ed affascina da molto tempo e sono sicura che troverò moltissime informazioni utili per esplorarla con i mezzi pubblici! 🙂

  2. Non vedo l’ora di leggere tutti i post dettagliati sulle tappe che hai toccato. Di passaggio in alcuni posti ci sono stata, come per esempio a Cirencest e poi lì nei paraggi a Tetbury. Nebbia, colline, villaggio isolato: cosa desiderare di più?

    1. Ciao Silvia! Eh, ce ne sono tanti di paesini e villaggi da vedere in queste zone, l’unica cosa che mancava era il tempo. Poi con i mezzi pubblici non si velocizza, anzi.. Tetbury l’ho mancata ma si può sempre tornare ed aggiungere cose da vedere! 😀

  3. Questo è un viaggio stupendo che sogno da tanto tempo. Il primo articolo introduttivo mi è piaciuto tanto, non vedo l’ora di leggere il resto😍😍😍

      1. Grazie Ilaria! A ottobre compio 40anni e mi piacerebbe andare in un posto speciale… Tra quelli papabili spiccano proprio le Cotswalds 😍 Mi leggerò tutto tutto tutto di quello che scriverai… Sono più curiosa di una scimmia.. Ahahahah!!! 😘

  4. Che giro stupendo devi aver fatto. Solo a guardare le foto mi sembrava di immergermi in uno dei tanti libri in cui, anche io, ho immaginato le cittadine inglesi fuori da Londra.
    Uno dei miei sogni di viaggio è proprio poter dedicare del tempo a queste perle di verde e nebbia. Prima o poi mi deciderò a prendere di nuovo un aereo verso nord anche io… ultimamente mi portano sempre a est 😉

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