Irlanda del Nord, 1974. Antoine è un giovane liutaio di Parigi che scopre l’Irlanda attraverso la musica e le sue sonorità fiabesche, attraverso i volti sorridenti eppure segnati dal dolore di chi lotta una guerra di cui era all’oscuro ma che lo coinvolgerà interamente.

“Il mio traditore” e “Chiederó perdono ai sogni”
Avevo già incontrato Antoine il liutaio francese, nell’altro libro di Chalandon, “Chiederò perdono ai sogni” che raccontava la stessa storia di Tyrone Meehan, uomo irlandese dell’Ira impegnato a combattere per i loro diritti. In questo libro però seguiamo Antoine che scopre l’Irlanda attraverso la sua musica, l’atmosfera fiabesca ed i violini nei pub affollati dove incontra la gentilezza ed il calore delle persone. Uomini e donne impegnati in un conflitto complesso e sanguinoso, che lo affascina e travolge fino a farlo tornare a Belfast più spesso di quanto i suoi nuovi amici irlandesi gli consiglino di fare.
Leggi anche: ” Storia d’Irlanda – I troubles”
Diventa in fretta amico e sostenitore della causa dell’Ira. Sono gli anni di fuoco, quelli degli scioperi della fame, delle aggressioni improvvise, degli attentati. Sono gli anni orribili del Bloody sunday, della morte in carcere di Bobby Sands e di nove suoi compagni. Andrà al suo funerale perché molto vicino a uno dei leader dell’Ira: Tyron Meehan. Antoine diventa Toni, il legame di fratellanza politica diventa più stretto che mai condividendo almeno venticinque anni di guerra. Con Tyrone è un po’ un colpo di fulmine, è affascinato dal suo carisma e dal rispetto che ha guadagnato in questi anni duri.
Leggi anche: “Chiederó perdono ai sogni di S.Chalandon”

Sorj Chalandon è un giornalista e scrittore francese che si è occupato per molto tempo del conflitto Nord-irlandese tra gli anni settanta e ottanta. Scriveva per il quotidiano francese Libèration. Grazie alla sua amicizia con Denis Donaldson ha scritto sia “Chiederò perdono ai sogni” il cui titolo originale è “Return to Killybegs” che “Il mio traditore”. Donaldson era un volontario del Provisional Irish Republican Army ( una parte più estremista dell’IRA che si divise nel 1969). Era amico di Bobby Sands ( attivista morto durante lo sciopero della fame) e fu rinchiuso anche lui nella prigione di Long Kesh durante gli anni settanta.
Il mio traditore: un libro sincero ed elegante
Antoine è ingenuo, sensibile, un po’ introverso. Antoine siamo noi che leggiamo del conflitto, Antoine è Sorj Chalandon che per anni di giornalismo si è occupato della guerra in Irlanda del Nord. Antoine siamo noi che ci interessiamo e inevitabilmente prendiamo posizione assieme a queste donne e questi uomini che combattono per i loro diritti civili ed umani. Antoine è l’autore/giornalista quando scopre che Tyrone è una spia degli inglesi. Antoine siamo noi quando scopriamo il lato duro della guerra difensiva che passa all’attacco e coinvolge innocenti. Antoine è affascinato dalla forza di queste persone che morirebbero pur di ottenere diritti paritari, ma la sua visione è superficiale perché può vivere con loro, ascoltare i loro discorsi, condividerne gli spazi ma non conoscerá mai la forza e il coraggio partoriti dal dolore.

Sorj Chalandon prima scrive questo libro che sembra voler elaborare e raccontare l’esperienza vissuta da vicino, accanto ad uomo coinvolto profondamente nella guerra. Poi entra nella testa del traditore scrivendo “Chiederò perdono ai sogni” forse per elaborarne il lutto, il tradimento che nessuno si aspettava; forse per illuminare i pensieri di chi della guerra non ne poteva più e cercava una via alternativa.
Chalandon scrive sempre con cura e trasparenza. Lascia che il carattere dei personaggi si delinei attraverso i loro gesti. Anche in questo caso attraverso i pensieri ingarbugliati di un uomo un po’ ingenuo ma vero e sincero, solo e solitario ma sensibile. Un uomo che sa amare e quando lo fa regala tutto se stesso, e quando viene tradito soffre con tutto se stesso.
Se l’articolo ti è piaciuto e vuoi offrirmi un tea per sostenere il blog clicca su Ko-Fi
Rispondi