Siamo nella zona Nord delle Cotswolds ed è quella che più mi ha lasciato ricordi indelebili grazie a questi piccoli villaggi poco distanti tra loro, costellati di edifici storici dai mattoni caratteristici, stradine strette tra le mura delle case e dei cortili privati, le tea rooms ed i negozietti di antiquariato.
Oggi vi parlo in particolare di due di questi, iniziando con Moreton in Marsh.
Storie e leggende a Moreton in Marsh
Moreton in Marsh è un villaggio molto frequentato sia da turisti che dai locali grazie alla sua ferrovia che collega principalmente la zona con quelle più grandi come Londra. Prima della ferrovia era comunque un luogo molto frequentato per lo stesso motivo degli altri villaggi: i mercati. Se avete letto gli altri articoli dedicati alle Cotswolds avrete notato che quasi tutti sono stati importanti sedi di mercato nel periodo medievale e successivo a questo. Spesso, l’unica prova dell’importanza di questi mercati che raccoglievano un ampio numero di persone, è il Butter Cross, una costruzione solitamente posizionata al centro del villaggio che ospitava il mercato riparandolo dal cattivo tempo. Nel caso di Moreton in Marsh non c’è questo tipo di costruzione ma, nella zona centrale del villaggio, sorge la Curfew Tower risalente al sedicesimo secolo. La sua campana viene suonata dal 1860 ogni sera e leggenda vuole che a mantenerla in funzione fu una donazione molto cospicua di un tale, un certo Robert Fry, che fu aiutato proprio dal suono della campana a ritrovare la strada di casa in mezzo ad una nebbia fittissima.
Quello che porta tanta gente in questa zona, oltre ad un comodo appoggio per esplorare i dintorni e la campagna attraverso i sentieri segnalati, sono i tanti locali, negozi di cibo locale, ristoranti e pub dove servono cibo tipico inglese. Gli edifici sono tutti o circa risalenti al diciottesimo secolo, periodo in cui questo villaggio crebbe tantissimo, un via vai di persone che si recavano al mercato e nei tanti shops disseminati sulla via principale. A proposito di pub!! C’è un posto in particolare che ha ispirato il caro J.R.R Tolkien mentre scriveva il Signore degli Anelli. Il pub The Bell Inn sembra aver dato l’ipirazione per la descrizione della locanda “Il Puledro Impennato” dove gli hobbit attendono l’arrivo di Gandalf. Nel pub trovate riferimenti a questa caratteristica attraverso i disegni sui muri che riportano le mappe della Terra di mezzo. Sembrerebbe inoltre che l’intero villaggio abbia ispirato Tolkien per descrivere la città.
Ovviamente mangiate pure nel pub, io sono arrivata troppo tardi, avevano già chiuso la cucina così ho ripiegato su un Fish & Chips take away al Marmeid bar poco più avanti. Per pranzo invece vi consiglio di fermarvi a The Cotswolds TeaRoom and Coffee House; davvero adorabile con pochi posti ma accogliente e semplice nell’arredamento, nel menu e nel sevizio.
Oltre alla via principale, vi consiglio di fare un giro nelle viette limitrofe, scoprirete dei quartieri niente male disseminati di casette di mattoncini e giardini privati colorati in pure stile inglese. Sopratutto dove si trova la chiesa di St David immersa in uno scenario semplice e domestico fatto di piccoli cancelli dai colori sgargianti, glicine rampicante e poche persone a spasso.
Stow on the Wold, tra negozi e calorie
A poca distanza ho visitato Stow on the Wold, raggiungibile con il bus che mi ha lasciato proprio nella piazza principale. In questo grande spazio si svolgeva il mercato e, dalle sue dimensioni, deve essere stato molto grande e frequentato. Ho letto che divenne famoso per una vendita numerosa di capi di bestiame, venti mila in una sola volta! Stow on the wold sorge un po’ più in alto rispetto agli altri villaggi perchè si trova sulla Stow Hill, una collina alta 800 piedi ( circa 250 metri) e si trova sul crocevia di sette importanti strade tra cui la Fosse Way già citata, un’importante strada che costruirono i Romani e che ha mantenuto il nome latino.
Girare per Stow on the wold è un piacere, nella zona abitata ci sono dei carinissimi vicoletti che si intrufolano tra un muro e l’altro di case o cortili sbucando in strade parallele o giardini di chiesette. L’ho visitata in poche ore in una giornata di sole che ha attirato parecchi turisti arrivati in macchina a “deturpare” un così incantato luogo fermo nel tempo. Le locande e le tea room sono sparse per le viette e non mancano certo i negozi di artigianato locale, in particolare ne ho adorato uno di cui non riesco a trovare il nome che, sul retro, aveva un giardino delizioso.
Per una pausa di gusto e molto molto calorica, vi suggerisco di provare l’English Afternoon Tea da Lucy’s Tea Room, è un po’ affollato perchè parecchio famoso ma ne vale la pena. Le torte non mi hanno fatto impazzire perchè amo poco i dolci ma il resto si; i sandwiches e gli scones erano perfetti. Dopo non riuscivo a muovermi per quanto ero piena ma mi è piaciuto veramente tanto e almeno una “merenda inglese” dovevo farla! 😀
Vicino a questa Tea Room c’è la chiesa di St Edward e qui, oltre al solito giardino con le lapidi c’è una porta molto particolare. Sul fianco della chiesa due alberi creano un’affascinante e alquanto singolare decorazione: i tronchi sono incastonati nella porta e sembrano quasi sorreggere tutto il peso delle mura e fare da colonne all’entrata di questa porta di legno. L’avevo vista tantissime volte questa immagine ma non sapevo si trovasse a Stow on the wold, immaginate la mia faccia quando, girando intorno alla chiesa, me la sono trovata di fronte.
Come arrivare a Moreton in Marsh: io l’ho raggiunta con il bus da Chipping Campden ma avendo la stazione ferroviaria di cui vi parlavo prima, si raggiunge facilmente da Londra (Paddington station) e potete anche iniziare da qui un veloce viaggio nel cuore delle Cotswolds.
Come arrivare a Stow on the Wold: da Moreton in Marsh tramite bus n. 801 della Pulhams Coaches.
Dove dormire: io ho optato per Airbnb a Moreton in Marsh, ve la consiglio perchè poco distante dal centro, persone squisite e colazione buonissima compresa nel prezzo! La signora, in particolare, è stata gentilissima con me che ero rimasta quasi del tutto senza voce.
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Vi ricordo che potete avere uno sconto su Airbnb tramite questo link.
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Che bel post e che belle foto!! Adesso mi hai fatto venire voglia di un English Breakfast Tea con scones .. yummy!! Sto scoprendo itinerari nuovi che voglio fare assolutamente. Grazie!!
Grazie mille per i complimenti ❤
Ahahhaah ops! Beh dai, tea e scones ci stanno bene, ad ogni orario! Che sia per breakfast o afternoon tea! *__* Grazie a voi! 😉
Mi è venuta una nostalgia tremenda della campagna inglese! Che voglia di tornare da quelle parti – ma devo dire che mi accontenterei di qualunque posto British in questo momento.
Nemmeno io amo i dolci, però gli scones mi piacciono perché non sono troppo dolci, e quei sandwiches hanno un bellissimo aspetto.
Anche io adoro gli scones perché non sono troppo dolci. Li ho fatti un paio di volte a casa ma devo ancora trovare la grandezza perfetta, mi vengono sempre troppo piccoli 😅
A me invece vengono compatti come dei blocchetti di porfido…
Noooo..forse c’è poco lievito 😉
Ah può essere 😉
Hai capito Tolkien! Capisco come abbia scritto un capolavoro, lasciandosi ispirare da queste meraviglie. E sicuramente sarà stato anch’egli deliziato dalle superbe merende inglesi. Le foto fanno venire un acquolina in bocca a quest’ora!
Ahahaha chiamalo scemo a Tolkien! Sapeva il fatto suo XD
Non sono mai stata in quella zona anche se da bambina abbiamo fatto parecchi viaggi in inghilterra. Mi piacerebbe molto visitarla
Spero tu abbia quanto prima la possibilità di visitare questi luoghi! 😀
Super British questi villaggi! Sono meravigliosi. E poi belle le piccole leggende che li caratterizzano. Mi piacerebbe andarci anche solo per fare merenda con quei deliziosi scones!
Secondo me varrebbe il viaggio quella merenda! Ogni tanto ci ripenso e mi viene l’acquolina 😀
Credo di essere l’unica al mondo a non aver mai vissuto l’esperienza dell’english tea ancora ops! Comunque le tue foto e il tuo racconto di questi piccoli villaggi mi hanno fatto davvero venire voglia di partire subito. Che sia la volta buona per il mio famoso tea?
Sono felice di averti fatto venire voglia! Direi che può essere la volta buona, si! 😀
Io continuo a sostenere che il mio posto preferito nelle Cotswolds sia Burton-on-water ma anche questi due paesi si difendono bene.
Ho visitato anche Bourton on the water (il post è in programmazione per fine agosto) e credo di averlo preferito agli altri…forse perché mi sono fermata di più ed ho avuto modo di girare di più nei dintorni ❤️
Leggendo i tuoi articoli sull’Inghilterra e vedendo tutte queste belle foto (soprattutto quella dell’Afternoon Tea) sono sempre più invogliata a prenotare un viaggio per UK. Che meraviglia questi paesi dove sembra che il tempo si sia fermato. Guardando queste immagini mi ricordo dei romanzi della Christie ambientati proprio nel sud dell’Inghilterra
Ma grazie *_* mi fa piacerissimo quando riesco ad invogliare qualcuno a partire! Anche io immaginavo un romanzo della Christie camminando per queste città, soprattutto nei villaggi 😀
Le Cotswolds rimangono uno dei miei luoghi preferiti in Inghilterra, cerco di andarci almeno una volta all’anno! E ogni volta ne approfitto per gustare un delizioso afternoon tea (rispetto a Londra sono più “rustici”, ma molto meno costosi ed estremamente gustosi!) Gli scones più buoni li ho mangiati proprio nelle Cotswolds 😊
Gli scones sono buonissimi! Li ho mangiati anche in Irlanda e Scozia ed hai ragione, quelli nelle Cotswolds sono stati i migliori! 😀 Hai un posticino carino da consigliarmi a Londra per un afternoon tea? Anche più di uno se vuoi 🤗😘
Questa zona mi ha sempre affascinato, le sue foto mi fanno fantasticare molto… sembra il paese delle fiabe!
Grazie Dani!! ❤️ Si sarebbe bello vederli anche d’inverno, chissà che atmosfera c’è *_*
Adoro questa parte di Inghilterra, mi piace da impazzire, sembra di essere in una favola. Sono stata a Stow-on-thw-wold che ho trovato bellissimo ma davvero troppo affollato (la piazza centrale era piena di auto!), mentre non conoscevo Moreton, ma me lo segno per la prossima volta. Grazie ❤
Si infatti, come dicevo anche io, le macchine hanno un po’ deturpato l’atmosfera da favola del villaggio. Un po’ un peccato ❤