L’Impero Romano in Gran Bretagna

Che relazione esiste tra l’Impero Romano e la Gran Bretagna?

Cosa lega i popoli dell’antica Roma e gli abitanti delle isole oltre il Canale della Manica?

La conquista romana della Britannia (così era chiamata l’Inghilterra dai Romani) iniziò ufficialmente nel 43 d.C con l’Imperatore Claudio nonostante siano stati fatti tentativi negli anni precedenti. Gaio Giulio Cesare, per esempio, ci provò nel 55 a.C. Dalla Gallia provò a conquistare la Britannia ma creò soltanto legami che sigillarono successivamente rapporti politici e commerciali spianando la strada alla conquista dell”Imperatore Claudio.

Una battaglia dopo l’altra, l’esercito romano si estese in tutta l’Inghilterra e conquistò anche il Galles. Si spinse poi alla conquista della Caledonia (l’attuale Scozia) ma i popoli che l’abitavano li respinsero continuamente.

Dove troviamo tracce dell’Impero Romano in Gran Bretagna?

I Romani costruirono subito strade, ville, forti, mura, terme e fortificazioni, secondo le loro usanze e molte di queste sono ancora visibili in Gran Bretagna.

Strade romane: la Fosse Way

La Fosse Way, nonostante sia stata modernizzata, presenta ancora in alcuni tratti la forma originale. Collegava Exter a Lincoln passando per Ilchester, Bath, Cirencester e Leicester. Il suo nome deriva da “fossa” cioè “fossato” perchè era proprio quello, serviva per delineare il primo confine, o “limes” dopo la conquista del 43d.C. Successivamente fu riempito ed utilizzato come strada. Un bel pezzo di Fosse Way è visibile nel Warwickshire.

Città fondate dai Romani

Nella zona sud-ovest dell’Inghilterra troviamo molte città il cui nome termina in -CHESTER, -CESTER oppure -CASTER. Questo proviene proprio dal termine romano/latino: CASTRUM che vuol dire “fortificazione”. Colchester, Cirencester, Gloucester, Chester, Leicester, Winchester, Worcester, etc… Inoltre sappiamo che anche Londra, York, Bath e Lincoln sono state fondate dall’Impero Romano.

Colchester

Si trova nell’Essex ed è stata fondata dai Romani nel 43 d.C, il primo Castrum romano ed il suo nome latino era Camuludunum. Alla base del castello Normanno c’è proprio il tempio di Claudio e le fondamenta sono ancora visibili visitando il museo. Inoltre, nella città, sono visibili due case di epoca romana ed un canale di scolo in Castle Park. Da Maidenburgh Street è invece visibile una parte del teatro romano scoperto nel 1982 e si possono osservare anche le mura romane e le porte da loro costruite in momenti diversi. Vi lascio un file dedicato a tutti i luoghi d’interesse d’epoca romana in questa città.

Cirencester

La chiamano la capitale delle Cotswolds (serie di colline e villaggi in aperta campagna, nell’ovest dell’Inghilterra). E’ una delle prime città romane e a rappresentare il loro passaggio sono sicuramente l’Anfiteatro che ospitava più di 800 spettatori, alcune ville e un mosaico che si può vedere visitando il Coriunium Museum.

Leggi anche: “Cirencester, nelle Cotswolds”

Chester

Si trova a confine con il Galles ed ha ancora l’aspetto del Castrum Romano. Il suo nome latino “Castra Devana” deriva dalla presenza del fiume Dee e anche il nome della Legione Romana prendeva ispirazione, era infatti: “Deva Victrix”. La cinta muraria, in ottimo stato, non risale all’epoca romana ma ripercorre le fondamenta di quella originale, invece nei Roman Gardens sono ben visibili i resti archeologici del forte romano e dell’anfiteatro, costruiti entrambi al I° secolo e riportati alla luce nel 1929. L’anfiteatro è tra i più grandi nella Gran Bretagna, basti pensare che ospitava 10.000 persone ed era alto 12 metri.

Deva Victrix – Fonte: Wikipedia

Leicester

Questa città è stata fondata dai Britanni ma dopo la conquista divenne un’importante luogo per i Romani che rinominarono “Ratae Coritanorum”. Degno di nota, in questa città, è sicuramente il sito archeologico Jewry Wall che tra il 150 e il 160 d.C doveva essere stato un bagno termale. Era costruito con vari tipi di pietre che poi vennero poi reimpiegate, in epoca medievale, quindi oggi sono visibili sono le fondamenta e la cinta muraria.

Bath

Questa città, nel Somerset, prende il nome proprio dai bagni termali di orgine romana che sono visitabili perchè mantenuti in ottimo stato e le uniche terme naturali del Regno Unito. Sembra che però i romani avessero costruito queste terme su un sito precedente, probabilmente di epoca Celtica in cui qualcuno aveva già scoperto queste acquee sulfuree conosciute come “Acquae Sulis”.

Leggi anche: “Visitare Bath in un giorno”

York

Per i Romani era Eboracum, fondata nel 71 d.C. Il nome attuale deriva da “Yòrvik”, nome che le diedero i Vichinchi Danesi quando conquistarono la regione, la città faceva parte del Danelaw. Qui morirono due imperatori romani: Settimio Severo e Costanzo Cloro. York custodisce le antiche mura romane della città e si possono percorrere a piedi osservando la città dall’alto. Misurano 3,4 chilometri ma non sono del tutto originali, i Vichinchi le distrussero quasi del tutto, rimane però la Multangular Tower a rappresentare l’Impero Romano. Nello Yorkshire Museum si trovano molti resti archeologici della stessa epoca.

Londra

Sembra strano pensare alla capitale dell’Inghilterra come una città romana, eppure è proprio così. Londinium, così era conosciuta nel 43 d.C quando divenne un importante centro commerciale per l’Impero Romano grazie alla sua posizione strategica sul fiume. Per questa sua caratteristica si presume che i popoli precedenti abbiano fondato un insediamento prima dei Romani, addirittura prima dei Celti. Ci sono alcuni punti nella capitale inglese in cui si notano tracce del I° secolo: i bastioni e le mura romane di St Alphage Gardens, altre mura ed i resti di una torretta in Noble Street e i resti di un anfiteatro romano piuttosto grande nel sotterraneo della Guildhall Art Gallery (scoperto durante i lavori di ampliamento del museo).

Leggi anche: “I Celti delle isole britanniche”

Il Vallo di Adriano e il Vallo di Antonino

Quando l’Impero Romano si spinse verso la Caledonia (l’attuale Scozia) non riuscì a conquistare molto terreno. Le incursioni dei Pitti e dei Caledoni erano feroci e difficili da gestire, così decisero di costruire dei forti lungo il confine conquistato e di collegarli con un muro per respingere gli attacchi e controllare la zona. Percorre il limes per 117 chilometri, dalla foce del fiume Tyne a Solway Firth e risale al 122 d.C. Il Vallo di Adriano attraversa il Tyne and Wear, la Cumbria e il Northumberland.

E’ percorribile a piedi, seguendo il sali e scendi delle rocce lungo le colline e le valli dell’Adrain’s Wall Path che misura 135 chilometri, fermandosi a visitare Vindolanda, un museo a cielo aperto, sito di un vecchio forte. Uno dei tanti che si alternavano lungo il grande muro che ora fa parte del patrimonio Unesco.

Più a Nord, a circa 160 km sorgeva il Vallo di Antonino che fu edificato in soli due anni ed era lungo 63 chilometri. Era composto da terra alta quattro metri, un fossato da un lato ed una strada pattugliata dall’altra. Non fu utile per molto, perchè i Romani subivano continui attacchi dai popoli scozzesi e dovettero ripiegare sul Vallo di Adriano. Il Vallo è quasi del tutto distrutto, rimangono alcuni resti visibili a Bearsden, Kirkintilloch, Falkirk e Polmont, tutte in Scozia.

L’Impero Romano in Galles

I romani, all’inizio dell’invasione in Britannia, capirono subito che avrebbero trovato molti materiali nella ricchezza del Galles, così cercarono di sfondare anche la difesa gallese che cedette quasi immediatamente, nonostante i Siluri e gli Ordovici, i popoli che abitavano la zona nel I°secolo, combatterono ferocemente. In Galles costruirono circa 40 forti e più di 10 fortezze, pochi centri abitati perchè fu subito stabilito che doveva essere una zona militare.

A Caerleon, villaggio gallese nel Monmouthshire, sorgono i resti di un anfiteatro militare dell’80 d.C, dalla forma ovale che ospitava più di 6.000 persone. Per i romani questo villaggio era “Isca Silurum” (dai Siluri che la abitavano in precendenza) e ospitava la Legio II Augusta.

Fonte: Atlas Obscura

Un particolare lascito: l’Ortica

Vi lascio un’ultima curiosità sui lasciti dell’Impero Romano alla Gran Bretagna. Prima dell’arrivo degli eserciti romani, non esisteva l’ortica oltre la Manica, la portarono dall’Italia per i vari utilizzi che già ne facevano: la mangiavano perchè una volta cotta perde la sua proprietà orticante, anzi bevendo il suo decotto godevano della sua proprietà antinfiammatoria. Inoltre la fibra dell’ortica veniva filata ed utilizzata per creare degli indumenti.

E in Irlanda?

Fino a poco tempo fa si pensava che i Romani non avessero mai messo piedi in Irlanda. Studi recenti hanno invece dimostrato che c’erano scambi commerciali dopo il 43 d.C tra Impero Romano e Hibernia (il nome che i Romani avevano dato all’Irlanda). Alcuni scritti di Tolomeo riportano descrizioni e coordinate di villaggi irlandesi ad est, come Damastown dove sono state rinvenute anche delle monete romane.

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Foto: Pixabay

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