Le 6 Nazioni Celtiche: storia, lingua e cultura

Con il termine “Nazioni Celtiche” si intendono tutti i territori che hanno mantenuto caratteristiche legate al popolo Celtico. Tradizioni, lingua e particolarità di quella popolazione che le ha abitate molto tempo fa lasciando un’impronta profonda sul territorio.

Sto parlando di sei nazioni/territori del Nord-Ovest Europa che fanno parte della Celtic League: Irlanda, Scozia, Galles, Cornovaglia, Isola di Man e Bretagna. Cos’ hanno in comune questi paesi? Semplicemente le radici Celtiche, ne condividono i tratti culturali ma soprattutto la lingua di uno dei popoli che ha più influenzato queste terre, caratteristiche che notiamo ancora oggi.

Cos’è la Celtic Leage?

La Celtic League è un’organizzazione culturale e politica impegnata nella salvaguardia del retaggio celtico, soprattutto la lingua. Si impegna a preservarne la libertà culturale oltre ad incoraggiare la cooperazione tra loro. Questo non significa che tutte le nazioni celtiche debbano uniformarsi; le loro storie sono tutte differenti una dall’altra. L’organizzazione fu fondata nel 1961 da altri gruppi pan-celtici.

Le sei nazioni celtiche e la lingua

Nelle nazioni celtiche troviamo la cultura celtica ovunque, a volte celata agli occhi dei meno informati, altre volte in piena vista. Le nazioni sono accumunate soprattutto dalla lingua, in ognuna sopravvive una parte di popolazione che lo parla ancora (spesso sulle isole) o lo ha parlato fino in tempi recenti.

Le lingue celtiche vengono divise in due sotto gruppi; quello gaelico e quello brittonico. Del primo fanno parte l’Irlanda, la Scozia e l’Isola di Man. Del secondo il Galles, la Cornovaglia e la Bretagna.

Due lingue estinte: Cornico e Gaelico dell’isola di Man

Nonostante appartengano a due ceppi differenti, le ho unite per una caratteristica comune: sia il Cornico (Kernewek o Kernowek) che il Gaelico di Man sono state considerate lingue estinte fino a poco tempo fa, quando cominciò la loro rivitalizzazione. Processo avvenuto grazie alle persone che ancora conoscevano la lingua e persone interessate a rianimarla.

Cornovaglia – Foto di Silvia Corrà: https://viaggioincornovaglia.it/

Un uomo su tutti si deve ringraziare per la sopravvivenza del Cornico: Henry Jenner, studioso di lingue gaeliche. Riportò all’attenzione il Cornico e il Bretone tenendo anche una conferenza in Cornico per la prima volta, risvegliando l’interesse per una lingua che stava rischiando di estinguersi. Inoltre fece in modo che la Cornovaglia fosse inclusa tra le nazioni Celtiche e scrisse “Handbook of the Cornish Language”per insegnare con meno difficoltà la lingua a tutti.

Il Gaelico di Man, detto anche Gaelico Mannese, viene insegnato nelle scuole dal 1992 e fu a rischio di estinzione quando morì Ned Maddrell, l’ultimo madrelingua, nel 1974. Proviene dal medio irlandese, risalente circa al V secolo, ma il testo più antico in Mannese risale soltanto al XVI secolo.

Il Gaelico di Irlanda e Scozia

In Irlanda invece il gaelico è considerato prima lingua ufficiale insieme all’inglese, lo dimostrano i cartelli indicativi scritti in due lingue ed è obbligatorio lo studio a scuola. Anche perchè, prima dell’avvento degli inglesi sull’isola e l’imposizione delle loro usanze, compresa la lingua, in Irlanda si parlava gaelico, quello che ora viene considerato irlandese. Anche la Grande Carestia influì enormemente sull’eredità linguistica gaelica, quando milioni di irlandesi abbandonarono l’isola si rischiò di perdere l’uso della lingua natia. Quello che rende difficile questa lingua è la sua struttura grammaticale, essendo una lingua tramandata a lungo oralmente, è poco adatta alla forma scritta e di conseguenza difficile da studiare. Le zone irlandesi dove la principale lingua parlata è proprio il gaelico, fanno parte del Gaeltacht e sono maggiormente situate nell’ovest dell’isola e sulla costa. Chi vuole far pratica della lingua imparata a scuola, spesso si sposta in queste zone.

In Scozia invece il termine Gàidhealtachd solitamente ed erroneamente viene ricollegato soltanto alle Highlands scozzesi e le isole intorno; credendo si riferisca soltanto alle zone in cui si parla gaelico. Il termine invece differisce da quello irlandese legato alla territorialità, perchè Gàidhealtachd è legato soprattutto alla cultura che ruota intorno al gaelico scozzese.

Gàidhealtachd ha quindi un carattere culturale. E’ errato pensare che nelle zone di riferimento si parli solo questa lingua, in alcune zone delle Highlands come nel Caithness o nel Cromarty viene parlato lo Scots, lingua che proviene dagli anglosassoni (quindi dal ceppo germanico, lontanissimo dal gaelico). Viceversa ci sono zone facenti parti delle province autonome scozzesi in cui si parla gaelico, come le Isole Ebridi e l’isola Arran. Il termine riguarda più componenti legati alla gaelicità.

Il Gaelico si diffuse velocemente in Scozia grazie all’espansione del Regno di Dàl Riata che comprendeva la parte occidentale della Scozia e l’Ulster irlandese. Ma altrettanto velocemente subì un arresto forzato dopo la battaglia di Culloden del 1746. Il periodo in cui subentrarono gli inglesi e vietarono ogni collegamento con le tradizioni scozzesi: dalla lingua all’abbigliamento, dai racconti popolari alla musica. Inoltre attuarono un trasferimento forzato della popolazione del Nord della Scozia espropriando possedimenti e destinando all’allavamento ovino i campi che venivano coltivati, questa rivoluzione agricola e la perdita del sistema dei Clan portò, nell’arco di cento anni, ad un fenomeno conosciuto con il nome di “Highlands Clearances”. La popolazione di interi Glen si trasferì dalle Highlands alle Lowlands.

Il Gallese

Il Gaelico Gallese è strettamente legato al Cornico e al Bretone, non c’entra nulla con l’Irlanda e la Scozia. Il Gallese è stato utilizzato sempre, da quando nacque, nonostante sia evoluto in forme diverse fino ad arrivare al Gallese moderno. Nel 1911 ha subito un arresto, diventando una lingua minoritaria parlata da meno della metà della popolazione gallese. Nonostante ciò non si estinse, anzi il numero di persone che la conosce e la parla è aumentato nel corso degli anni.

Della letteratura scritta in gallese si hanno reperti già nel VI secolo, invece quelle successive sono arrivate a noi trascritte in un gallese più moderno, quello che viene chiamato “gallese medio”.

Ulteriori informazioni nei prossimi articoli.

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