I celti delle isole Britanniche: le festività

Dopo aver raccontato la nascita e l’ascesa del popolo celtico nelle isole britanniche, mi piacerebbe approfondire l’argomento parlando delle loro tradizioni ma sopratutto delle festività, tante delle quali soppiantate dai popoli e dalle religioni successive e alcune sopravvissute fino ai giorni nostri.

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Le festività Celtiche

Gli eventi astrologici regolavano la vita delle popolazioni celtiche influenzando sopratutto la vita agricola e le celebrazioni che duravano per giorni, spesso anche per settimane. I principali astri a cui facevano riferimento erano il Sole e la Luna, ecco perchè le festività si inseriscono nei loro cicli annuali. Le feste sono molte, hanno spesso lo stesso significato ma riferite a dei o figure diverse; io ho scelto le più importanti che segnano i cambiamenti delle stagioni inserite sia nel calendario lunare che quello solare.

Samhain – 31 Ottobre/ 1 Novembre

E’ l’inizio dell’anno Celtico in cui la natura entra nella parte più scura dell’anno, l’inverno. Un lungo periodo in cui si celebra quello che è rimasto sepolto sotto terra, i semi aspettano di essere trasformati in piante e futuri raccolti così come i defunti attendono di rientrare nel mondo dei vivi. Si credeva che durante Samhain le porte del mondo deli spiriti si sarebbero aperte per collegare i due mondi. Da questa credenza nasce la tradizione di lasciare una candela accesa sulle finestre di casa per aiutare gli antenati a ritrovare la strada, oltre agli ortaggi come rape e cipolle svuotati e illuminati da un piccolo lumino all’interno.

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Leggi anche: ” Le origini della festa di Halloween

Yule – 21 Dicembre

Il giorno più corto dell’anno corrispondeva al passaggio del sole nel cielo solstiziale, era atteso con molto timore, la paura maggiore riguardava le tenebre e l’oscurità che avrebbero sconfitto la luce. La maggior parte dei popoli antichi, così come i Celti, consideravano il sole come un Dio, uno dei più importanti, e credevano che durante questo periodo buio avrebbe avuto bisogno di aiuto nella sua lotta contro le forze oscure. Era però anche un periodo di canti e danze intorno al fuoco, cibo e bevande che rallegravano le lunghe notti illuminate dai grandi falò. Da questi lunghi festeggiamenti attorno alla legna che brucia arriva la tradizione del ceppo natalizio che arde per giorni.

Leggi anche: “Le tradizioni Natalizie in Irlanda e Uk “

festività celtiche

Imbolc – 1 Febbraio

La parola “Imbolc” pare derivi dall’irlandese “in grembo”, altri studi attribuiscono alla parola “bolc” il significato di “sacca”, ci fa pensare che tutto fosse riferito a qualcosa che sta per nascere o tenuto nascosto durante l’inverno e pronto a ritrovare la luce attraverso le giornate che si allungano. Uno dei simboli di questa festa è il bucaneve, il primo fiore a sbocciare anche con il gelo. A questa festa è legata la Dea Brigit, la triplice dea del fuoco che veniva festeggiata il primo giorno del mese. Perchè triplice? Proteggeva il benessere economico della società attraverso raccolti abbondanti, aveva il potere della guarigione ed era evocata in caso di battaglia, dai grandi guerrieri.

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Osteara – 21 marzo

Corrisponde all’equinozio di primavera, momento in cui giorno e notte hanno la stessa durata, un simbolo di equilibrio e, al tempo stesso, di transizione verso un periodo di luce e novità. Si apre il periodo della semina, si festeggia l’arrivo di nuova vita e di rinnovamento della vecchia; le piante tornano a germogliare ed il terreno è pronto ad accogliere nuova vita. La dea Eoste è associata a questa festa, simbolo di fertilità e rinascita.

Beltane/Beltaine – 1 Maggio

Beltane significa “Fuoco di Bel” o anche “Fuoco lucente”, in entrambi i casi, riporta al fuoco acceso in onore del Dio Bel o Balar. Il dio è associato sia al fuoco che all’acqua, era venerato sopratutto in Irlanda e Gallia. Grandi fuochi erano accesi per l’occasione, grandi figure di paglia e legno ardevano e sia il bestiame che le giovani coppie dovevano passare attraverso il fuoco per purificarsi e per stimolare la fertilità. Beltane è anche la festa dedicata alla caccia d’amore, le ragazze rispondono al richiamo del corno e si inoltrano nei boschi. Oltre al dio Bel, infatti, viene festeggiata  la sua sposa, Belisana, protettrice dei corsi d’acqua e della fertilità.

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Lughnasad – 1 Agosto

E’ la festa del raccolto dedicata al dio Lugh, protettore dell’agricoltura e alla dea Arianrhod, dea della luna e dell’aurora. In questa festa si rende grazie per i raccolti abbondanti che provvederanno alla sopravvivenza del popolo durante i mesi più freddi, quelli invernali e più temuti. Oltre ai vari giorni di festeggiamenti con danze, fuochi, canti e cibo, si organizzavano competizioni sportive e giochi.

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Il dio Lugh è riconducibile alla figura di Odino nella mitologia norrena per via dei suoi corvi e alla figura di  Mercurio venerato dai Romani.

Le festività sopravvissute fino ai nostri giorni

Molte di queste festività le ho scelte proprio perchè sono sopravvissute fino ai giorni nostri, alcuni con aspetti diversi, altre portano con loro le stesse tradizioni. Questo perchè le religioni successive, sopratutto il Cristianesimo, per cercare di convertire i popoli e convincerli ad abbandonare il vecchio credo, hanno semplicemente sostituito le vecchie feste con quelle nuove, utilizzando anche caratteristiche simili, se non uguali.

Ecco che allora Samhain diventa la festa dei morti e dei santi e, anche se in maniera molto diversa, porta con se la cultura degli spiriti attraverso Halloween e gli ortaggi scavati ed illuminati con le zucche intagliate. La festa di Yule, altro non è che il Natale, il culto del Sole bambino viene sostituita dalla nascita di Gesù ma nei paesi britannici sopravvive la tradizione del ceppo natalizio accesso per giorni nel camino, così come il dolce al cioccolato a lui ispirato. In Irlanda invece sopravvive la candela alla finestra e la “caccia allo scricciolo”.

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Imbolc è palesemente la Candelora, festeggiata il 2 febbraio. In entrambe il tema della “luce” è quello portante, nella prima è quello delle giornate che si allungano e vincono contro il buio, durante la candelora si benedicono infatti le candele, perchè Gesù viene ritenuto “simbolo di luce per illuminare le genti”. La dea Brigit venne trasformata nella Santa Brigida, festeggiata infatti il primo di febbraio come Imbolc.

La festività di Osteara venne sostituita dalla Pasqua, in entrambe troviamo la rinascita; dalla festa pagana abbiamo ancora la tradizione delle uova, simbolo di nascita, ed il coniglio legato alla fertilità. (Infatti in inglese si chiama Easter che viene proprio dal nome pagano).

Per Beltane, ogni 30 aprile, si accendono giganteschi fuochi su Calton Hill ad Edimburgo, in Scozia. Anche la festa di Lughnasad è ancora tra noi attraverso le feste che celebrano il pane in tutta Europa. Era la festa del raccolto, sopratutto del grano che si raccoglie in estate e quale prodotto migliore del pane per rendergli omaggio?

Le festività di un popolo che vide il suo spendore nel III secolo a.C sono ancora tra di noi, in tutta Europa, dopo tutti questi anni e ne portiamo avanti le tradizioni, spesso senza neanche saperlo.

— Alcune delle informazioni che avete letto provengono dal libro di Elena Percivaldi “I Celti: una civiltà europea”.

—Tutte le foto provengono da Pixabay.

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18 risposte a "I celti delle isole Britanniche: le festività"

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  1. Che bello scoprire che ci sono delle festività diverse dalle nostre ma anche molto simili: è proprio vero che la mitologia e le tradizioni hanno radici comuni!

  2. Mi piace molto leggere di antiche tradizioni e festività del passato. Trovo molte similitudini con le festività che conosciamo, con la casenza stagionale legata alla temperatura e al raccolto. Grande fascino.

  3. Hai raccontato delle tradizioni meravigliose. Festeggiare e ringraziare gli dei per i doni della terra sono azioni che accomunano ogni popolazione, ed è bellissimo così.

  4. Conoscevo forse solo un paio di queste feste celtiche, però è stato interessante leggere come molte di queste sono sopravvissute ai nostri tempi con riti simili. Non sapevo dei fuochi d’artificio a Calton Hill per beltane!

    1. Tante delle feste celtiche che non ho neanche citato mi sono sconosciute, ho messo solo le più importanti, ce ne sono tantissime…prima o poi parlerò di tutte 😀
      Non sono mai stata a Calton Hill per Beltane, deve essere bellissimo..

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