James Boswell, scrittore scozzese, pubblicò nel 1784 questo diario di viaggio raccontando l’avventura intrapresa con il suo amico inglese Samuel Johnson alla scoperta delle isole Ebridi, in Scozia.
James Boswell è famoso per i suoi diari, sopratutto quelli dedicati al Grand Tour che però rimasero inediti per molti anni, fino al 1920. In questo diario di viaggio racconta l’esplorazione della Scozia partendo da Edimburgo, sua città natale, passando per St Andrews, Aberdeen ed Inverness. Arrivati nel nord della Scozia, si avventurarono verso le Ebridi scoprendo Skye, Coll e Mull.
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Le isole Ebridi
Se non conoscete le isole Ebridi, ve ne parlo brevemente. Nonostante abbia visitato solo l‘Isola di Skye, ho raccolto molte informazioni a riguardo perchè sono isole veramente affascinanti e remote con un’impronta sia celtica che norrena. Si trovano a nord/ovest della Scozia e si dividono in Ebridi interne ed Ebridi esterne. Delle prime fanno parte: Skye, Mull, Islay, Jura e Staffa. Delle esterne fanno parte invece: Lewis, Harris, North Uist, South Uist e Saint Kilda. Erano, in antichità, abitate dai Pitti ma subirono l’invasione norrena nell’VIII secolo entrando a far parte del Regno dell’isola di Man. Successivamente, con il trattato di Perth, divennero suolo scozzese.

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Come vi dicevo, ho avuto il piacere di visitare solo una delle isole, quella di Skye. Nonostante sia tra le più turistiche, l’ho trovata stupenda per la sua conformazione geologica, i paesaggi in cui colline, laghi, mare e cielo si fondono creando una mescolanza singolare, sopratutto nelle giornate di tempo variabile. Il verde vivo dell’erba e del muschio contrasta con il colore delle rocce vulcaniche e gli orizzonti sembrano davvero infiniti. Una delle poche volte in cui mi sono commossa di fronte ad un panorama, è stato proprio sull’isola di Skye.

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Diario di un viaggio alle Ebridi
Boswell, nel suo diario di viaggio, non è interessato a raccontare cosa vede nelle terre scozzesi ma preferisce soffermarsi su cosa sente ed ascolta. Si concentra sulle sensazioni e sugli aneddoti regalando uno spaccato dell’epoca anche un po’ pettegolo e malizioso. Ci descrive il suo compagno di viaggio Johnson, più distaccato e cinico nei confronti della della vita e delle persone, che non ama la Scozia ma, via via che il romanzo scorre, il suo giudizio si ammordisce…. o forse criticava soltanto perchè era quello che sapeva fare meglio; non lo sapremo mai.
Non aspettatevi di leggere informazioni turistiche sulle isole scozzesi; anche se ci fossero sarebbero inutili visto l’anno in cui è stato intrapreso il viaggio. E’ un racconto intimo e riservato, personale e spesso ironico su due persone molto diverse che viaggiano in luoghi difficili da raggiungere, sopratutto in quel periodo. Boswell regala specialmente la descrizione delle atmosfere attorno al tavolo quando, lui e Johnson venivano ospitati in grandi manieri e castelli. Riporta conversazioni e litigi, usanze e codici comportamentali di un’epoca molto lontana. E’ più che singolare leggere di loro nel castello di Dunvegan, sull’isola di Skye, e pensare a quando io stessa varcai le soglie di quelle stanze. Chissà se anche loro hanno guardato fuori dalla mia stessa finestra mentre la pioggia bagnava le foglie degli alberi nel giardino avvolto dalla nebbia.
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Che bel consiglio di lettura… in un momento della nostra vita in cui, decisamente, abbiamo bisogno di buoni libri da leggere! 🙂
Interessante: non conoscevo questo libro e mi segno il titolo. Io adoro le Ebridi Esterne e soprattutto l’isola di Lewis.
Ciao Ila! Lo sai che credo che l’isola di Skye si stata usata come location per Star Wars: The Last Jedi? 🙂
Molto probabile! Parecchi Star Wars li hanno girati anche in Irlanda, ma non so dirti quali. Poi cerco e ti dico 😀
Non ho mai visitato le Isole Ebridi, mi sembra un bel modo di iniziare a conoscerle leggendo questo libro che sembra molto affascinante! Grazie del consiglio!
Il tuo articolo mi ha incuriosito, mi sa che appena sarà possibile andrò in libreria a fare qualche acquisto tra cui il titolo da te indicato.
Non conoscevo questo libro e le Ebridi mi ispirano molto per cui metto nel carrello dell’ordine che voglio fare entro questa sera. Mi piace molto l’idea di un libro dedicato a una destinazione ma che non sia una guida turistica: è bello leggere di impressioni e sentimenti che un luogo ha suscitato in una persona.
Buona domenica 😘
Si questo è molto particolare sia per l’epoca che per l’autore. L’hai trovato poi? Mi dicono sia un po’ difficile da trovare
Sì su Amazon: una copia sola che arriva però dopo il 9 aprile – meglio di niente!
Poi fammi sapere ❤️
Sì, certo!
Ho sentito parlare delle isole Ebridi ma non ho ancora avuto modo di visitare la Scozia. Sicuramente dev’essere una bellissima zona e anche il libro mi ha incuriosita.
Si merita! Il libro le racconta secondo il modo in cui si usava all’epoca in cui è ambientato ma credo sia cambiato poco e questo mi piace molto 😊
Fantastico questo diario di viaggio, a me piace tanto il genere perché mi fa viaggiare anche da ferma…quanto alle isole devono essere favolose e tutte da scoprire 😍
Si sarebbe bello percorrerle a piedi!
Mi inviti a nozze😁
Lo immaginavo 😀
Grazie per il consiglio di lettura. Sono stata alle Ebridi una vita fa e mi fa sempre piacere leggere di luoghi in cui sono stata anche se si tratta solo di ambientazioni. Lo leggerò sicuramente: macino pagine durante la clausura forzata!
Io ancora non ci sono stata e mi piacerebbe tantissimo, soprattutto dopo aver letto questo racconto