Nell’Irlanda occidentale più autentica e naturale scopriamo le Isole Aran della contea Galway. Un concentrato di natura e tradizione. Spiagge di sabbia chiara bagnate da acque cristalline, scogliere rocciose sferzate dal vento, prati verdi intervallati da muretti a secco e pietra calcarea, profumo di salsedine e fiori selvatici; proprio quello che immaginiamo pensando all’isola di smeraldo e che ispirò poeti, scrittori ed artisti.

Le isole Aran sono tre: Inis Mòr, Inis Meàin e Inis Oìrr. Sono caratterizzate tutte dal particolare tavolato calcareo che ritroviamo nel Burren National Park. Qui si alterna a grandi prati verdi e sofficissimi data la presenza di uno spesso strato di muschio. Le isole Aran hanno mantenuto, più che in altre zone dell’Isola verde, l’aspetto storico-culturale irlandese; un esempio su tutti è la lingua. Su queste isole le persone sono bilingue ma l’inglese è la seconda, la prima lingua parlata è il gaelico irlandese. E’ un piacere sentire gli isolani che comunicano tra di loro tramite questa lingua così antica.
Le isole Aran: Inis Mòr o Inishmore
La prima isola che ho nominato, Inis Mòr, è la più lontana dalla costa ma la più grande. Infatti “Mòr” significa proprio “Grande”. Ospita 800 abitanti ed è ricca di luoghi d’interesse sia storico che naturalistico. Le sue scogliere, nella zona occidentale dell’isola, sono frustate sempre da un incredibile vento che accompagna i visitatori tra i muretti a secco ed i verdi prati.
Le isole Aran: Inis Meàin o Inishmaan
La seconda, Inis Meàin, si trova nel mezzo, tra le altre due isole, infatti “Meàin” significa “di mezzo”. E’ la meno visitata tra le tre isole, quella con meno abitanti (150) ma la più famosa per via dei maglioni di lana intrecciati, che un tempo venivano venduti solo qui, ora la vendita si è estesa in tutto il resto dell’Irlanda e online. Leggenda vuole che l’intreccio di questi maglioni sia legato alla famiglia di un pescatore che creò un motivo particolare affinchè venisse riconosciuto se fosse annegato tra le onde dell’oceano. Leggenda piuttosto triste ma era di pesca e poco altro che si viveva su queste isole finchè non arrivò il turismo.

Le isole Aran – Inis Oìrr o Inisheer
La terza isola, la più piccola è Inis Oìrr ed è la più vicina alla costa, alla contea Clare per essere precisi. E’ si la più piccola ma solo per dimensione (2 km di larghezza e 3 km di lunghezza) ma seconda per densità di popolazione (300 abitanti). I tavolati calcarei qui sono più numerosi soprattutto nella zona sud dell’isola in cui creano un suggestivo panorama grazie alle onde dell’oceano che si infrangono sulle rocce.
E’ caratterizzata, come le sue sorelle, dall’alternanza di prati verdi e muretti a secco che spesso sono talmente stretti da mettere in difficoltà i calessi che trasportano le persone per l’isola. Ho visitato solo Inis Oìrr quindi posso dire cosa c’è di interessante da vedere in questa isoletta e come muoversi.

Leggi anche: “La Contea Clare: storia e cosa vedere”
Cosa vedere su Inis Oìrr
Consiglio assolutamente il noleggio di una bici. Si può girare anche a piedi, le sue dimensioni lo consentono ma è comoda ed inoltre si aiutano gli abitanti del luogo che vivono soprattutto di questo. Partendo dal porto e pedalando verso oriente troviamo subito i resti di una chiesa che gli abitanti hanno dissotterrano trovandosi sotto il livello del mare. La chiesa di San Caomhan affaccia proprio sulla spiaggia, è contornata da lapidi e croci celtiche e da un prato così soffice da volerci correre a piedi nudi.
Spingendoci ancora ad oriente dove il tavolato calcareo sostituisce i prati ed i muri a secco si fanno più fitti, troviamo il relitto di una nave. E’ la carcassa della nave mercantile Plassey che naufragò l’8 marzo del 1960. Durante quella notte burrascosa la nave finì troppo vicina all’isola, l’equipaggio fu salvato dagli isolani e la nave si incagliò tra le rocce rimanendo lì fino ai giorni nostri. Ormai è una carcassa arrugginita ma rimane imponente e suggestiva soprattutto se si visita l’interno.

Pedalando in salita verso ovest lungo le stradine strette costeggiate da muretti di roccia, fiori selvatici e casupole si può ammirare il bellissimo faro. E’ visibile già dalla nave, se non si ha tempo di raggiungerlo, ma ci si può avvicinare per vederlo meglio anche se non è consentito entrare perchè proprietà privata. Risale al 1857, è elettrificato dal 1978, ora è radiocomandato per guidare sempre le navi nella baia di Galway.
Tornando verso il porto svetta il castello con torre del XIV secolo. Il castello O’ Brien (o Furmina Castle) è stato costruito sulla parte più alta dell’isola per controllare la baia di Galway dalla famiglia O’Brien appunto ma fu occupato dagli O’ Flaherty del Connemara fino all’arrivo delle truppe di Cromwell.


Il villaggio principale che corrisponde anche al porto, il Kromna Village. è disseminato di casette dal tetto di paglia e si trova proprio in direzione della spiaggia (Trà Inis Oìrr) dalla sabbia bianchissima e dall’acqua con così tante sfumature di blu che sembra quasi dipinta.
Come raggiungere le Isole Aran
Le isole Aran si possono raggiungere con i traghetti della compagnia “Doolin Ferry” che partono dal villaggio di Doolin, nella contea Clare proprio di fronte alle isole (da marzo a ottobre). Questa compagnia offre anche un servizio di crociera sotto le scogliere di Moher che ho provato e consiglio. Partono traghetti anche dal villaggio Rossaveel a poca distanza da Galway (tutto l’anno) con la compagnia “Aran Island Ferries“. Ovviamente ci sono anche i collegamenti tra un’isola e l’altra.
Leggi anche: “Le scogliere di Moher”

E se voleste dormire sulle isole Aran?
Si può prenotare un alloggio per la notte sulle isole anche se sono visitabili tranquillamente in una giornata. Il modo più comodo e con più probabilità di trovare posto è cercare sull’isola più grande Inis Mòr, nel villaggio principale Kilronan che offre alcune strutture dove soggiornare e locali per il divertimento serale. Poi ci si sposta grazie ai traghetti per visitare le altre due isole.
- Vi ricordo che potete avere uno sconto su Airbnb tramite questo link.
- Se l’articolo ti è piaciuto e vuoi offrirmi un tea per sostenere il blog clicca su Ko-Fi