Il conflitto Nord Irlandese: dalle invasioni dell’anno mille ai Troubles

Cosa sono i Troubles? Cosa ha scatenato i conflitti Nord-Irlandesi? Molte domande per un argomento fitto di risposte ed opinioni. La storia dei conflitti che hanno interessato l’irlanda del Nord è un soggetto ancora spinoso e complesso da analizzare soprattutto perchè affonda le sue radici nella storia d’Irlanda.

Questi anni di conflitto sono conosciuti come uno scontro religioso tra cattolici e protestanti, ma ovviamente c’è di più. Non si può ridurre tutto ad uno scontro tra fedi diverse. Come ogni guerra c’è sempre un movente politico dietro all’esplosione di violenza e perdita di civiltà, la religione si aggiunge semplicemente al resto. Questo si intuisce già dai primi screzi tra inglesi ed irlandesi, le prime incomprensioni e le invasioni inglesi dei primi anni 1000.

Ho condensato in periodi i fatti storici per capire la profondità dei rapporti tra l’Irlanda e l’Inghilterra per arrivare poi ai primi del 1900 in cui esploriamo le conseguenze della divisione dell’Irlanda.

Scultura della pace a Derry di Maurice Harron

Rapporti tra Irlanda e Inghilterra tra il 1170 e il 1649

(Dall’arrivo del Cattolicesimo con San Patrizio all’invasione di Oliver Cromwell)

L’Irlanda divenne cattolica grazie all’influenza di San Patrizio quindi è vero che c’è una differenza sotto il punto di vista religioso ma l’Inghilterra, protestante e anglicana, non aveva mai avuto interesse nei confronti dell’Irlanda finchè nel 1170 il Re del Leinster (regione dell’Irlanda che comprende svariate contee come quella di Dublino) venne deposto da Turlough O’Connor, quindi si rivolse al Re d’Inghilterra Enrico II per farsi aiutare a riconquistare il trono. In cambio dell’aiuto dopo aver ripreso il suo posto come Re del Leinster donerà agli inglesi alcune terre irlandesi. Da quel momento gli inglesi conquistarono sempre più terreno irlandese grazie a Strongbow e poi ad Enrico VIII che oltre a conquistare l’Irlanda proclamandosi Re, creò anche leggi per aiutare l’espansione del protestantesimo. Dopo la sua morte anche i figli fecero lo stesso, continuando a regalare terre agli inglesi, perseguitando i cattolici che iniziarono a ribellarsi scatenando veri e propri conflitti mortali. Attirarono su di loro Oliver Cromwell ed il suo esercito che, in nome di una vendetta basata su delle falsità, massacrò un elevato numero di irlandesi a Drogheda nel 1649.

Rapporti tra Irlanda e Inghilterra tra il 1685 e il 1801

(Dal cattolico Re Giacomo II all’Atto di Unione)

Nel 1685 salì al trono di Inghilterra Giacomo II che, convertitosi al cattolicesimo nonostante sia vietato ad un sovrano, abolì le leggi contro i cattolici emanate durante la conquista di Cromwell. Da quel periodo provengono due termini: “Giacobita” e “Orangemen”. Le persone che sostenevano Giacomo II sul trono inglese erano chiamati Giacobiti e gli uomini che invece lottarono al fianco di Guglielmo III d’Orange erano gli Orangemen. In questo periodo storico,l’inizio del 1700, molti irlandesi non possedevano più i loro terreni e spesso per quegli stessi possedimenti dovevano pagare delle tasse ai nuovi proprietari inglesi. L’astio ed il malcontento crebbero notevolmente. Poco prima dell’Atto di Unione del 1801 che abolirà il Parlamento Irlandese integrandolo al Regno Unito, arrivarono le Leggi Penali che discriminavano i cattolici. Comprendevano una serie di divieti e limitazioni nei confronti degli irlandesi che volevano ricoprire cariche pubbliche o diventare membri del parlamento, possedere delle armi, studiare, possedere un terreno, arruolarsi o semplicemente votare.

Rapporti tra Irlanda e Inghilterra tra il 1845 e il 1916

(Dalla Grande Carestia alla Rivolta di Pasqua)

Inevitabilmente le leggi penali e l’Atto di Unione scatenarono numerosi tumulti e proteste, molti si ritrovarono senza un’abitazione dopo essere stati sfrattati dai proprietari inglesi ed iniziò un periodo di migrazione che avrà il suo picco massimo tra il 1845 e il 1848, gli anni conosciuti come Great Famine. La Grande Carestia portò circa un milione di Irlandesi a migrare verso l’America ed il Canada, dopo che uno degli alimenti fondamentali della cucina irlandese, soprattutto dei poveri venne colpita da un parassita: le patate. L’Irlanda abbondava di pesce e bestiame ma era destinato all’esportazione e l’Inghilterra non inviava nessun aiuto monetario per paura che l’Irlanda si armasse contro di lei. L’Irlanda era piegata in due dalle emigrazioni e dalle morti di milioni di persone ma nel 1875 l’umore si risollevò grazie a Charles Stewart Parnell che venne eletto Membro del Parlamento e cominciò ad adoperarsi per un governo irlandese che fosse autonomo da quello Britannico. Introdusse così la proposta di legge per l’Home Rule che sarà approvata solo al terzo tentativo nel 1914. Nel frattempo si formarono movimenti indipendenti che puntavano alla liberazione della nazione dalla morsa inglese, come il Sinn Féin e gli Irish Volunteers. In parallelo si formavano anche gruppi di contrasto che erano contro l’Home Rule come l’Ulster Volunteer Force.

Il 24 aprile 1916 mentre la Gran Bretagna era impegnata con la prima guerra mondiale, alcuni ribelli dell’Irish Volunteers, guidati da Patrick Pearse e James Connolly, proclamavano la Repubblica Irlandese dal General Post Office di Dublino issando la loro bandiera, lo scontro andò avanti per cinque giorni. Alcuni ribelli vennero condannati a morte, altri come Michel Collins vennero incarcerati.

Bandiera della Repubblica d’Irlanda – National Irish Museum

Rapporti tra Irlanda e Inghilterra tra il 1920 e il 1948

(Dall’Autogoverno alla Repubblica d’Irlanda)

Ho accorpato parecchi anni in questo paragrafo ma è da qui che iniziano i problemi per l’Irlanda del Nord. Nel 1920 la Quarta legge dell’Home Rule divise l’Irlanda in due creando due parlamenti: quello di Dublino e quello di Belfast. Dublino comprendeva 26 contee ed aveva un governo provvisiorio piuttosto indipendente, mentre quello di Belfast solo 6 contee nel Nord ma continuavano a far parte del Regno Unito. In quel periodo storico si formarono due fazioni ben distinte: gli Unionisti che volevano rimanere a far parte del Regno Unito ed i Repubblicani che avrebbero voluto un’Irlanda unita e completamente indipendente. Un anno dopo questa divisione, il trattato che decretava la divisione venne firmato e i Repubblicani iniziarono a manifestare, soprattutto nelle sei contee del Nord.

Questa divisione è la causa della Guerra Civile che ne seguirà. L’esercito britannico lasciò finalmente l’Irlanda ed il popolo si divise tra le persone a favore del trattato che pur di mandare via gli inglesi rinunciavano alle contee del nord e quelli contro il trattato che volevano un’Irlanda totalmente libera dal controllo britannico (nel trattato era compreso il giuramento al Re) e unita. Molti moriranno durante la guerra che durerà più di un anno, compreso Michel Collins che fu presente alla firma del trattato e divenne Presidente del governo provvisorio irlandese.

Nel 1948 all’Irlanda venne concessa l’indipendenza completa e diventò Repubblica d’Irlanda. Le sei contee del Nord: Armagh, Antrim, Derry, Down, Tyrone e Fermanagh continuarono ad essere parte del Regno Unito, rimanevano inoltre in vigore le leggi contro i cattolici.

Liam Neeson è Michael Collins nell’omonimo film

L’inizio dei Troubles in Irlanda del Nord

Proteste, marce e la battaglia del Bogside

Vista la situazione, in questi anni, nacquero diverse associazioni per i diritti civili e l’ugualianza dei cittadini; inoltre dagli anni 60 furono sempre più frequenti le proteste e le marce per ottenerle. Spesso queste marce erano vietate o non autorizzate per paura di possibili rivolte e prese di potere. Uno dei primi scontri importanti, passato alla storia come Battaglia del Bogside avvenne a Derry nell’omonimo quartiere. A luglio si svolge la parata degli Orangemen che ricordano le vittorie di Guglielmo d’Orange trattate sopra e ad agosto sfilano gli Apprentice Boys che chiusero le porte ad Enrico II. Quando questi ultimi marciarono nel quartiere Bogside, di Derry, a maggioranza nazionalista, gli scontri si accesero così come accadde anche a Belfast ed il governo chiese rinforzi dalla Gran Bretagna. Intanto nei quartieri nazionalisti per impedire l’ingresso delle truppe, vennero erette delle barricate. La parte più estremista dell’IRA (Irish Republican Army), ormai divisa in due, continuò a sferrare attacchi contro le truppe inglesi e molti membri vennero arrestati ed internati.

Murales del quartiere Bogside di Derry

“Bloody Sunday” di Derry

Siamo negli anni 70 e le proteste contro le truppe britanniche, gli arresti e gli internamenti continuavano ad aumentare. Più gli inglesi stringevano la morsa e più i Repubblicani protestavano. Era il 30 gennaio 1972 quando a Derry ebbe luogo una nuova marcia contro gli internamenti. Durante la marcia un gruppo di manifestanti si scontrò con il Battaglione dei paracadusti britannico che sparò sulla folla e uccise 14 uomini. La rabbia che questo episodio scatenò condusse molti repubblicani ad aderire alla parte estremista dell’Ira e gli attacchi alle forze britanniche aumentarono. Il governo britannico iniziò a prendere decisioni al posto di quello Nord-Irlandese e l’Ira rispose con ulteriore violenza.

Dettagli del Memoriale del Bloody Sunday

Legge sulla prevenzione del terrorismo e gli scioperi della fame

Le bombe e gli attacchi dell’Ira esplosero anche in Gran Bretagna. Gli unionisti risposero con violenza quando il governo britannico tentò un compromesso: l’ ingresso dell’Irlanda nella gestione delle 6 contee del nord. Nel 1974 venne approvata quindi la “legge per la prevenzione del terrorismo” che consentiva di detenere una persona sospettata di atti terroristici senza un’accusa per almeno 5 giorni. Gli uomini detenuti a cui viene negato lo “stato di prigioniero speciale” cominciarono a protestare tramite la “Blanket Protest” indossando una coperta e rifiutandosi di mettere la divisa del carcere. Oppure tramite la “Dirty Protest” sporcando i muri delle celle con i propri escrementi. Non ottenendo nessun risultato, alcuni detenuti iniziarono gli scioperi della fame per attirare l’attenzione anche sui tribuali speciali senza giuria, gli interogatori durissimi, le perquisizioni. Bobby Sands fu il primo a morire con questo sciopero nel 1981 ed altri lo imitarono. E’ grazie ai suoi diari che siamo a conoscenza delle condizioni e dei trattamenti riservati ai rivoltosi irlandesi.

Murales dedicato a Bobby Sands – Belfast

Anni di trattative per i colloqui di pace e l’accordo del Venerdi Santo

Le morti per gli scioperi non smossero molto le acque in ambito politico ma accesero i riflettori sulla situazione, quello che stava avvenendo e il pugno di ferro del governo britannico capitanato da Margaret Thatcher. Nel 1985 si mossero i primi passi ma solo nel 1994 l’Ira dichiarò il cessate il fuoco a seguito di trattative tra il governo britannico e quello irlandese per un colloquio aperto che potesse portare ad una soluzione. Nel 1996 i colloqui di pace fallirono e l’Ira riaprì il fuoco fino al successivo colloquio per la pace nel 1997.

Il 10 aprile 1998 venne firmato l’accordo (Good Friday Agreement) i cui termini rendevano il popolo Nord-Irlandese sia irlandese che britannico, si determinava la parità dei diritti umani e civili, si prometteva una diminuzione delle truppe britanniche sul territorio oltre alla creazione di un Concilio che regolasse la cooperazione dell’intera Irlanda, comprendeva anche il rilascio dei prigionieri politici a condizione del mantenimento del cessate il fuoco. Entrò in vigore il 2 dicembre del 1999 dopo la vittoria del Si al referendum nazionale del 28 maggio 1998 in cui si chiedeva se fossero a favore dell’accordo.

L’Irlanda del Nord oggi

Ovviamente la situazione non è cambiata radicalmente, molte delle ingiustizie subite non hanno mai trovato un colpevole e molti dissaporti non sono stati sotterrati del tutto. Inoltre la Brexit ha riportato un po’ di squilibrio dopo i risultati del referendum in cui l’Irlanda del Nord era contro l’abbandono dell’Unione Europea. Inoltre per la prima volta, dopo tanti anni, l’Irlanda del Nord ha un governo Repubblicano e Nazionalista, il Sinn Féin (ex braccio politico dell’Ira) ha ottenuto la maggioranza in parlamento nel maggio del 2022. Che sia la svolta per una riunificazione?

18 risposte a "Il conflitto Nord Irlandese: dalle invasioni dell’anno mille ai Troubles"

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  1. Articolo semplice, diretto e sempre scorrevole come tutto quello che scrivi. È un argomento di cui non tutti conoscevano i fatti fino in fondo, sottoscritta compresa! Grazie!
    Una profonda ferita nella storia dell’Irlanda del Nord, che si respira in ogni angolo camminando tra quei murales.

  2. Complimenti Ila!
    Conoscevo solo a grandi linee la storia dei conflitti anglo-irlandesi e ho trovato l’articolo proprio ben fatto e molto interessante! Molto utile anche l’iniziale excursus storico. Uno stimolo per approfondire ulteriormente l’argomento! Grazie♥️

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